COSA SIGNIFICA ANDARE DALLO PSICOLOGO?

QUANDO E PERCHÉ ANDARCI

 

Psicologa Novara - Dott.ssa Evelina Larcinese

Andare dallo psicologo ha tanti significati, non uno solo. Per alcuni rappresenta la falsa credenza di sentirsi matti o con qualcosa che non va; mentre chi va dallo psicologo ha il coraggio di prendere in mano il suo problema.

Andare dallo psicologo significa mettersi comodi, cioè trovare il modo più adeguato e facilitante per affrontare il disagio. Coglierne i segni, i campanelli d'allarme, nelle diverse situazioni critiche della vita, dicono quando e perché andare dallo psicologo.

NON SONO MATTO!

Per molto tempo le persone hanno pensato, e una parte ancora oggi pensa, che andare dalla psicologo voglia dire essere “matto”, o avere qualcosa che non va nella mente.

Forse è il caso di affrontare questa falsa credenza: colui che soffre di forme patologiche gravi di natura più psichiatrica, e comunemente viene definito col termine in parte dispregiativo di “matto”, spesso non è consapevole della propria follia: mentre delira o allucina è profondamente convinto di ciò che sente e pensa, anche se le persone intorno a lui gli dimostrano il contrario.

La persona che vuole andare dallo psicologo invece, spesso è consapevole del problema che ha o del momento critico che sta vivendo.

Forse è una consapevolezza solo abbozzata e intuita, o forse è già approfondita ed esplorata, ma essa è la caratteristica distintiva tra una persona definita “matta” e chi vuole andare dallo psicologo perché vuole stare meglio o risolvere il suo problema.

Pertanto possiamo dire che il “matto” non riconosce il suo disturbo perché non ne è consapevole, quindi la maggior parte delle volte non chiede aiuto, nonostante possa provare un’ acuta sofferenza; spesso sono le persone intorno a lui che cercano un aiuto e di andare dallo psicologo per far fronte al disagio che provano nello stare a contatto con lui e con la malattia mentale.

IL CORAGGIO DI ANDARE DALLO PSICOLOGO

La persona che prende contatto con lo psicologo, che vuole andare dallo psicologo, fa un grosso atto di coraggio perché, più o meno consapevolmente, chiede una mano per risolvere il suo problema.

Una delle caratteristiche che può avere colui che si rivolge ad una psicologa, e che non si fa immobilizzare dalla paura di sentirsi matto, è il coraggio.

Coraggioso è l’atto di bussare a una porta e chiedere aiuto. Coraggioso è il riconoscere un bisogno di cambiamento anche se può fare molto timore e creare ansia.

L’IMPORTANZA DI STARE COMODI DALLO SPICOLOGO

Cosa troverete se decidete di andare dallo psicologo?

Cosa troverete in questo sito?

Cosa troverete nel mio studio come psicologa a Novara?

Innanzitutto un modo di lavorare “comodo”: quando la persona giunge nel mio studio, è importante trovare il modo per accomodarsi sulla sedia, per trovare la posizione più confortevole e a propria misura per potersi raccontare.

Il “mettersi comodo” a livello corporeo significa mettersi comodo a livello psichico e relazionale. Significa ritenere la persona che giunge nel mio studio come un “soggetto attivo”, che può scegliere con la psicologa la modalità migliore per ricevere aiuto. Andare dallo psicologo significa contrattualizzare insieme la cura.

QUANDO ANDARE DALLO PSICOLOGO?

È necessario andare dallo spicologo e chiedere un aiuto quando si vive un disagio psicologico. In certe situazioni i segnali di questo disagio sono evidenti e in altri meno riconoscibili. Un indice importante per riconoscere questo disagio è quando i propri malesseri creano una sofferenza psichica che limitano lo svolgimento dei compiti quotidiani:

  • L’essere spesso tristi e preoccupati
  • Il provare ansia di frequente in situazioni diverse
  • Quando faccio fatica a dormire
  • Difficoltà in più rapporti con le persone
  • Avere dei pensieri fastidiosi e ricorrenti
  • Avere delle difficoltà nel fare delle scelte nella propria esistenza
  • Difficoltà ad inserirsi in un ambiente nuovo
  • Difficoltà sull’ ambiente di lavoro, fatica a concentrarsi o a stare con i colleghi
  • Difficoltà rispetto ai cambiamenti anche parecchio tempo dopo il loro verificarsi
  • Quando avete chiesto aiuto a familiari e ad amici e la situazione non è cambiata

Ci sono poi momenti che possono risultare critici nell’ esistenza e in questi può essere utile andare dallo psicologo:

  • nelle separazioni
  • quando si è lasciati da qualcuno
  • quando sto così male da pensare al suicidio
  • in situazioni di lutto
  • quando per stare meglio ricorro all’ alcool o a delle droghe
  • quando ci si è ammalati o si ha un familiare ammalato

Sono tutti campanelli d’allarme e momenti importanti in cui riflettere se andare dallo psicologo. Possono essere dei segnali che rappresentano il momento giusto per chiedere aiuto a una psicologa e chiedere un parere professionale.

PERCHE' ANDARE DALLO PSICOLOGO?

L’aspettare a chiedere aiuto, può essere un tentativo per provare a risolvere da soli il problema ed è importante fare questi tentativi.

Se si osserva, che non ci sono stati cambiamenti positivi, allora bisogna stare attenti che l’attesa non porti al cronicizzare certi meccanismi disfunzionali, perché anche la fiducia nella propria capacità di cambiare potrebbe risentirne.

Di conseguenza andare dallo psicologo, in questa finestra temporale, permette di superare tempestivamente il disagio stesso e quindi di riadattarsi nuovamente alla quotidianità con nuovi strumenti psicologici. Andare dallo psicologo aiuta la persona ad aiutarsi.

RIVOLGERSI A UNO PSICOLOGO O A UN AMICO: QUALE DIFFERENZA?

PREMESSA: avere dei buoni amici con cui parlare di sé crea benessere; è importante avere la percezione di poter contare su dei buoni amici. Spesso un obiettivo di una consulenza psicologica è aumentare la capacità di avere degli amici e provare piacere a stare con loro.

Sentire di avere delle buone relazioni a cui fare riferimento è indice di risorse relazionali della persona. Quando la persona ha la possibilità di raccontare se stesso a un altro, di cui si fida o con cui sente di avere una certa sintonia, è un momento importante.

Può essere forse opportuno selezionare a chi si racconta; non raccontare a tutti, ma con chi si ha una relazione intima e di fiducia.

A VOLTE NON E’ SUFFICIENTE RACCONTARE COME SI STA AD UN AMICO PER STARE MEGLIO. PERCHE’?

A differenza dell’ amico lo psicologo ha una professionalità. A differenza di un amico lo psicologo è un esperto con cui la persona intraprende un percorso di approfondimento del disagio personale, mirato a risolvere il problema.

Lo psicologo non esprime alcun giudizio, ne in bene ne in male; l’amicizia a volte può creare condizionamenti e aspettative che vincolano la persona.

La consulenza psicologica è attenta a non condizionare il soggetto e se lui o lei si sentisse tale, si tende a parlarne subito per aumentare la propria capacità di scelta e riflessione autonoma e personale.

L’aspetto etico della professione si fonda sul concetto che ogni atteggiamento dello psicologo ha una motivazione in funzione del percorso psicologico della persona.

Inoltre lo psicologo, a differenza dell’ amico, è tenuto al segreto professionale. Quando si vuole andare dallo psicologo ogni contenuto espresso dal soggetto è mantenuto all’ interno della relazione con lo psicologo.

Nell' andare dallo psicologo, c’è sempre la valorizzazione delle risorse dalla persona. Spesso il lavoro psicologico consiste nel far emerger queste risorse e nell’ aumentare la consapevolezza al riguardo.